Anche quest’anno sono arrivate le tanto agognate ferie e finalmente puoi prendere del tempo per te, puoi rilassarti, stare tranquilla e staccare la spina! Ogni anno probabilmente ti ripeti la stessa cosa ed ogni anno puntualmente non riesci a godere della vita tranquilla che vorresti. La vita per fortuna non è mai “tranquilla” come pensiamo, ma ci riserva sempre un certo grado di imprevedibilità!
Ecco quindi che quando proviamo ad ingabbiarla in schemi predefiniti, quando tutto sembra andare come abbiamo pianificato capita qualcosa che sconvolge il nostro equilibrio e ci costringe a cercare una nuova stabilità. D’altro canto cosa significa staccare la spina? Che devi rilassarti, devi riposarti, devi stare con la famiglia, devi divertirti a tutti i costi.. quanti “devo”. Ferragosto, Capodanno o Natale rischiano di diventare degli appuntamenti nei quali si deve assolutamente fare qualcosa di pre-definito, nei quali si deve assolutamente trovare il divertimento. Per cui se un sabato sera non ci va di uscire non è un problema, ma se capita l’ultimo dell’anno ci sentiamo degli sventurati in dovere di fare qualcosa con i nostri amici.
Ma perché ci viene l’ansia in ferie? Possiamo individuare 3 motivazioni principali:
- La novità. La vacanza è una rottura dalle consuetudini, dalla nostra routine e dalle nostre sicurezze. Troppa sicurezza genera noia, ma troppa novità genera paura. Questo è un meccanismo inconscio guidato dall’amigdala, una parte del cervello preposta a gestire le cose “fuori dalla norma”. L’amigdala non sa se quanto ci accade è bello o brutto ma ogni volta che qualcosa di nuovo entra nella nostra vita questa parte del cervello si attiva e genera in noi quei sintomi che chiamiamo ansia e stress. Soprattutto per chi è abitudinario, la novità del posto diverso (magari l’albergo o il campeggio), delle persone sconosciute e della necessità di crearsi una nuova routine possono essere elementi destabilizzanti.
- I brutti pensieri. È facile che dopo qualche momento nel quale inizi a rilassarti subentri la noia e con essa pensieri quali “cosa farò quando torno?”, “cosa ho combinato quest’anno?”, “come mai ho pochi amici?”, “forse non è la persona per me..”, e così di seguito. Insomma si inizia a fare il punto ed a rimuginare sulla propria vita senza trovare una risposta ai vari quesiti che si affollano nella testa.
- Timore di non aver lasciato tutto in ordine. Lasciando il posto di lavoro per qualche giorno può sorgere il dubbio che non si siano fatte tutte le cose giuste o che non si sia lasciato tutto in ordine. Fondamentalmente questo accade per due ragioni: il bisogno di controllo e la paura del giudizio degli altri. Se per sentirmi bene ho bisogno che sia tutto perfetto (a proposito qui trovi 7 consigli per liberarti dal perfezionismo e goderti la vita) e quindi esercito il massimo controllo per essere sicuro di ciò, le ferie sono per definizione il momento nel quale allontanandomi dal posto di lavoro perdo tale controllo. La paura del giudizio degli altri invece sorge nel momento in cui iniziamo a pensare che qualcosa che abbiamo lasciato (ad esempio al lavoro) potrebbe non andare bene e che quindi possa emergere un problema connesso al nostro operato. Cosa penseranno i miei colleghi?
Come possiamo uscire da questa situazione? Ecco 3 consigli provati in prima persona che ti permetteranno di liberarti dall’ansia dovuta alle ferie:
- Vivi l’avventura. Quando vai in vacanza non solo cambi panorama esterno passando magari dalla tua città al mare o alla montagna, ma cambi anche quello interno, accantonando le solite persone, i soliti orari, i soliti discorsi. Liberati da tutti i pesi quotidiani, dalla televisione spazzatura e dalle opinioni altrui che ci condizionano ci ritroviamo improvvisamente denudati ed esposti a noi stessi: improvvisamente abbiamo un sacco di spazio da riempire. È solo creando questo vuoto che possiamo lasciare spazio a nuove cose, a nuove avventure e conoscenze. È solo così che possiamo far germogliare il seme che è in noi. Immagina la tua vacanza come un’avventura, non pianificare ogni giorno, ogni incontro, ogni escursione, ma lascia aperta la possibilità che succedano cose non preventivate, lascia che la tua anima si esprima liberamente e rimarrai sorpresa!
- Gioca con le immagini. Siamo naturalmente portati a pensare per immagini, a ricordare immagini e visualizzare le nostre paure con immagini. Le immagini sono uno strumento molto potente a nostra disposizione e possiamo giocare con esse. Ora che sei in ferie, magari distesa al sole o sul divano a leggere un libro, con la tua ansia che ti viene a fare compagnia, prendi un foglio e scrivi la prima parola che ti viene in mente. Poi inizia con libere associazioni a riempire la pagina fino a quando non ti viene più in mente niente. Per esempio solitudine, amore, rosa, spine, dolore, fuga. Non cercare nessuna interpretazione razionale di quanto hai scritto, non la troverai tu e non la troverà nessuno psicologo per quanto bravo sia (o meglio tre psicologi ti daranno quattro interpretazioni diverse..). Semplicemente accetta quanto la tua anima sta dicendo e lasciale lo spazio di trovare la soluzione. Puoi ripetere questo esercizio ogni giorno e via via che ti divertirai più brava scoprirai che usciranno delle parole inaspettate: un nuovo linguaggio specchio di quello che sei veramente e che ti occorre davvero.
- Liberati dal giudizio degli altri. Tipicamente subiamo il giudizio del capo, dei colleghi o dei compagni di scuola e su questo giudizio basiamo tutta la nostra esistenza. Per sentirci accettati siamo disposti a cambiare look a parlare in modo diverso a mostrarci sicuri anche quando non lo siamo. Ecco che quando andiamo in ferie e lasciamo il nostro lavoro per qualche giorno, iniziamo a pensare che qualcosa potrebbe non essere al posto giusto e quindi quali potrebbero essere le conseguenze. In realtà se ci pensi bene non sei preoccupata delle conseguenze, anche perché solo in rari casi potrebbero essere serie, ma ti spaventa cosa potrebbero pensare gli altri. L’errore di fondo è credere che per essere apprezzati e stimati non bisogna sbagliare mai! Se, però, inizi a pensare a quali sono le reali conseguenze e che gli errori o le dimenticanze non sono un segnale di incapacità, ma un elemento ineliminabile di qualsiasi attività umana, ti libererai dal giudizio degli altri e finalmente potrai vivere le tue vacanze con la serenità che meriti!
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