Che tipo di procrastinatore sei?

di gaetano
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Quest’anno smetto di fumare, ma fino a dicembre non se ne parla!

Da domani mi metto a dieta!

Potrei andare a fare l’esame, ma non mi sento ancora preparato… magari lo faccio la prossima sessione.

Domani le chiedo di uscire con me, adesso non è il momento giusto… meglio aspettare che sia dell’umore giusto.

Se studiassi un po’ di più potrei fare molto meglio, ma se poi vado troppo bene tutti si aspetteranno da me grandi risultati… meglio non esagerare!

Tutti vogliono qualcosa da me… sai cosa ti dico? Che, anche se mi sarebbe utile, io non lo faccio!

Se anche tu ti ritrovi in una di queste frasi allora conosci cosa quella che gli psicologi chiamano “procrastinazione”, l’abitudine di rimandare le cose da fare sempre in un altro momento.

La procrastinazione cronica non è solo la manifestazione della mancanza di volontà, ma soprattutto la manifestazione di un disagio interiore, di un qualcosa che ti sta bloccando e non ti permette di andare avanti nel tuo percorso. Ogni uno di noi può avere essere portato a procrastinare di più o di meno a seconda delle situazioni che vive o dell’oggetto della procrastinazione. Per esempio ci sono alcune persone molto precise ed ordinate nello studio o nel lavoro, ma estremamente disorganizzate ed inefficienti nella cura personale, della camera o della casa. Non è che non siano capaci di mettere tutta la loro precisione anche in queste cose, semplicemente non hanno voglia, non se la sentono o addirittura lo fanno a posta!

Esistono infatti diversi tipi di procrastinatore, che fondamentalmente si possono dividere in due categorie: i “rilassati” ed i “preoccupati”. [Solomon & Rothblum, 1984]

Il procrastinatore rilassato è solitamente colui che odia la routine e preferisce fare sempre cose diverse. Per questa ragione dimostra un sacco di energia di fronte alle cose nuove, ma dopo poco si annoia o si demotiva e cerca un’altra “fonte di ispirazione”. Ti è mai capitato di voler andare in palestra per aumentare i tuoi muscoli o per essere più in forma? Probabilmente hai iniziato con grande passione ed energia, poi, dopo qualche giorno, la spinta della novità ha iniziato a calare ed un giorno perché piove, uno perché in fondo non hai tanta voglia, uno perché ti sentivi stanco… hai abbandonato. Secondo una ricerca condotta da Monica Ramirez Basco dell’università del Texas in questa categoria di procrastinatori possiamo inserire:

  1. Evitanti. Si tratta di coloro che evitano di fare qualcosa perché la ritengono poco piacevole o stimolante. In alcuni casi questo atteggiamento può essere applicato a piccole cose, per esempio l’attività fisica, ma può diventare molto più radicale fino ad accumulare la posta, gettare la spazzatura prima che l’odore si diffonda per tutta la casa o fissare quella visita importante.
  2. Disorganizzati. Sono coloro che fondamentalmente si sopravvalutano! Di fronte alla necessità di fare qualcosa rispondono “tra un po’, tanto ce la faccio benissimo”. Per esempio c’è chi di fronte all’esame che si avvicina non solo non ha fatto un programma di studio, ma continua a spostare in avanti il momento in cui si metterà a studiare preferendo guardare la TV, giocare ai videogiochi o telefonare alle amiche fino ad esaurimento del credito.
  3. Edonisti. “Non ho voglia adesso… prima il piacere e poi il dovere!” questa potrebbe essere la frase che meglio rappresenta questa categoria… insomma, piuttosto che mettere a posto la stanza o fare i compiti o sistemare le bollette trovano qualsiasi stratagemma più divertente

Se ti sei riconosciuto in questo ritratto, il primo passo per liberarti dalla procrastinazione è renderti conto di quanto ti limiti e ti danneggi. Vorresti tutto e subito, magari con qualcuno che fa qualcosa al posto tuo, ma solo lavorando giorno per giorno ed impegnandoti otterrai i risultati che ti meriti e potrai godere a pieno del fatto di averli ottenuti. Se vuoi fare un buon uso del tuo tempo puoi seguire la I° legge di Parkinson

Il procrastinatore “preoccupato” non ha molta fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità, per cui tende a rimandarle cose per paura o per convinzioni negative che si sono radicate in lui. In questa categoria si possono distinguere diverse tipologie:

  1. Perfezionista. Questo atteggiamento è tipico degli studenti che non se la sentono di affrontare gli esami perché non si sentono mai preparati. In pratica in questa categoria ricadono tutte le persone che dicono “o tutto o niente” e per paura di non riuscire bene tendono a spostare in avanti l’obiettivo. Paradossalmente non riescono a dire di no alle richieste che ricevono e quindi si trovano sommersi da mille cose da fare. Per liberarti dal perfezionismo e goderti la vita puoi seguire i tre consigli che ti permetteranno di uscire dalla gabbia!
  2. Insicuro. Sono le persone che rimandano all’infinito perché non si sentono in grado di portare a termine quanto vorrebbero. Per esempio c’è chi vorrebbe inviare una ragazza ad uscire, ma non gli sembra mai il momento buono per farlo, oppure c’è chi vorrebbe cambiare lavoro, ma è sempre bloccato dalla paura di non essere all’altezza del nuovo compito che gli si presenterà.
  3. Colui che ha paura del successo. Il successo è più temuto del fallimento! Avere successo, andare bene a scuola o essere troppo bravi nel proprio lavoro potrebbe generare un sacco di aspettative per cui è meglio limitarsi. Il successo può scatenare sensi di colpa interni soprattutto se arriva per chi sente di non meritarselo
  4. Ribelle. La ragazza che non cucina per il fidanzato per paura di sentirsi dire che il piatto della madre di lui è più buono, il marito che non porta fuori la spazzatura o il figlio che si parcheggia all’università per dimostrare ai genitori che avevano torto quando gli hanno imposto quella facoltà. Questi sono tutti esempi di procrastinazione adottata come strategia relazionale, cioè atta a comunicare qualcosa agli altri in modo indiretto. A proposito, se vuoi scegliere la facoltà giusta, questi sono i tre errori da non commettere

Molti di questi atteggiamenti sono spesso radicati e non è facile liberarsene. È un po’ come l’abitudine di fumare, di mangiare o di mettersi le dita nel naso. Può sembrare assurdo ma molte persone non riescono a liberarsi facilmente di queste abitudini, anche perché non usano le tecniche giuste, ma investono molto tempo a capire la causa dell’abitudine. Se per esempio sei un fumatore e questo vizio ti dà fastidio, quindi vorresti liberartene a poco serve indagare sul motivo per cui fumi: probabilmente è perché pensi che ti rilassi, o perché ormai la gestualità è parte di te o ancora perché è uno dei pochi momenti in cui puoi stare in pace con te stesso senza che nessuno ti stressi. Dopo che hai capito il motivo o i motivi smetterai di fumare? Non credo! Solo dopo aver preso coscienza che quest’abitudine è una condizione limitante e averla sostituita con una condizione che più ti si addice (per esempio “voglio stare bene ed in salute”), sarai libero! Per liberarti di qualche “brutta” abitudine puoi usare la tecnica dello swish, cambierai la prospettiva da cui guardi le cose: ti stupirai dei risultati!

Ti dirò di più: a seconda della situazione in cui ti trovi potresti essere un procrastinatore rilassato o preoccupato, questo perché la tua reazione ed il pensiero che hai su quanto stai facendo o non stai facendo viene sempre rapportato ai tuoi valori. Ti faccio un esempio: procrastinare la decisione di dove andare in vacanza può essere un atteggiamento da “procrastinatore rilassato” se è semplicemente frutto del fatto che sei abituato a decidere all’ultimo momento come divertirti o semplicemente non sei molto organizzato nella tua vita privata. Tuttavia, potrebbe anche essere l’atteggiamento di un “procrastinatore preoccupato” se la mancanza di decisione deriva dal fatto che hai paura di viaggiare o che ti senti oppresso dalla famiglia o ancora vuoi dimostrare la tua indole ribelle.

Se ti sei riconosciuto anche tu in una delle tipologie descritte e vuoi smettere di procrastinare puoi seguire i 7 consigli per vincere la procrastinazione!
Foto di BK / CC BY

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