L’ansia è un disturbo che sta aumentando molto in fretta e sempre più persone ne soffrono. I suoi sintomi sono molteplici, ma generalmente si manifesta con uno stato emotivo e una sensazione di apprensione e di disagio molto spiacevoli. Generalmente si evidenziano stati di nervosismo, tensione, accelerazione del battito cardiaco, respiro affannoso, tremore, indolenzimento degli arti, sensazione di stordimento e di irrealtà.L’ansia può colpire tutti e sono in leggera prevalenza le donne fra i 30 e i 50 anni.
Prima di definire i sintomi dell’ansia, cerchiamo di capire insieme quali meccanismi la generano.
Per maggiori dettagli puoi anche leggere l’articolo “Perché soffriamo d’ansia”.
Innanzitutto la nostra attenzione deve essere rivolta alla parte del nostro cervello chiamata amigdala, che gestisce alcune emozioni tra cui la paura.
In presenza di una forte emozione, i nostri organi sensoriali inviano dei segnali che raggiungono prima il talamo e poi arrivano all’amigdala attraverso un fascio nervoso molto sottile.
Contemporaneamente un altro segnale viene mandato dal talamo alla neocorteccia che ha la funzione di analizzare tutte le nostre esperienze passate.
Nel caso della sensazione di paura, l’amigdala interpreta il segnale di pericolo e attiva le risorse del nostro corpo preposte alla difesa, mandando impulsi al cervello che rilascia adrenalina, dopamina e noradrenalina.
Quindi, una forte emozione o l’interpretazione di essa influisce direttamente sui nostri muscoli, sul nostro cuore, sul nostro stomaco e su tutti i sistemi che regolano l’equilibrio fisico.
Durante l’attivazione neurofisiologica prolungata vengono prodotti ed immessi nella circolazione sanguigna gli steroidi, detti anche ormoni dello stress la cui azione è anche quella di abbassare il livello del sistema immunitario, ed aumenta il afflusso di adrenalina e dopamina che producono i sintomi tipici dell’ansia:
- problemi cardiaci temporanei e palpitazioni,
- iperventilazione e conseguente sensazione di mancanza di ossigeno,
- sudorazione,
- dolori muscolari diffusi,
- cefalea,
- attacchi di panico.
I principali sintomi dell’ansia
Chi soffre d’ansia presenta sintomi psichici, fisici e neurovegetativi.
I principali sintomi psichici sono:
- Tensione
- Nervosismo, irritabilità e reazioni eccessive ai minimi disturbi
- Eccessiva apprensione e preoccupazione per sé e per gli altri
- Paura o terrore
I sintomi fisici e neurovegetatitvi interessano tutto l’organismo, i principali sono:
- Palpitazioni ed aumento del battito cardiaco, polso irregolare
- Aumento e calo della pressione arteriosa
- Vertigini e giramenti di testa
- Tensioni, indolenzimenti e dolori muscolari
- Nausea
- Aumento della sudorazione e mani fredde o sudate
- Coliti.
Inoltre, un meccanismo molto frequente per chi soffre d’ansia è legato alla iperventilazione, ossia la persona respira di più.
Poiché chi è ansioso cerca una via d’uscita, ogni volta che sorge un nuovo attacco ansioso andrà sempre alla ricerca di quel comportamento di fuga che ha funzionato in passato.
Si capisce che in questo modo l’ansia comporta una progressiva riduzione delle attività della persona che attiva escamotages per evitare di trovarsi nelle situazioni indesiderate.
Cosa fare se si soffre d’ansia
Se soffriamo di ansia cronica combattiamo contro noi stessi per trovare le soluzioni che ci permettano di vivere una vita “normale” e di essere accettati dagli altri. Così pensiamo a curarci con psicofarmaci, in genere con ansiolitici o tranquillanti, che allontanino da noi quegli stati d’animo tanto sgradevoli e invalidanti che impegnano una gran parte delle nostre energie.
Per il nostro benessere è importante capire che i fenomeni che generano l’ansia fondamentalmente sono fenomeni mentali dovuti al fraintendimento fra la nostra mente e il nostro corpo.
Pertanto per chi soffre d’ansia una delle cose più importanti da fare è imparare ad ascoltare e a comprendere le proprie sensazioni.
Se impariamo ad ascoltare di più il nostro corpo non soffriremo d’ansia, o comunque saremo in grado di accettarla e di gestirla.
L’ansia non va contenuta bloccandone i sintomi ma va scaricata in qualche modo, facendo movimento fisico e parlandone assieme alle persone di fiducia.
È normale provare ansia per qualcosa di inatteso o che ci preoccupa anche inconsciamente, quindi è possibile convivere con uno stato ansioso ed è possibile superarlo.
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