Molti giovani diplomati prendono una pausa, un periodo sabbatico, per riflettere se riprendere gli studi o lavorare. Scopriamo il perché.
Gli studenti, dopo aver terminato le superiori, si pongono una domanda molto importante:
“cosa posso fare dopo la maturità?”
Alcuni di essi sentono l’opportunità di fare l’anno sabbatico, ma devono capire ciò di cui hanno bisogno, e quali benefici potrebbe portare prendendo questa decisione. Durante il percorso scolastico, la maggior parte degli studenti non pensa a ciò che vorrà intraprendere dopo il diploma. Per molto tempo, siamo costretti a seguire un percorso predefinito finché non ci troviamo ad aver concluso il percorso delle superiori; qui comprendiamo che dobbiamo prendere il controllo della nostra vita e iniziare a prendere delle decisioni.
Abbiamo chiesto, ad alcuni ragazzi già diplomati, se hanno riscontrato delle difficoltà a scegliere cosa fare dopo aver terminato le superiori. Alcuni di loro avevano già deciso di continuare il loro percorso di studi, sapevano già quale professione andare ad esercitare e altri ancora sapevano quali corsi seguire per apprendere al meglio l’attività che volevano esercitare.
Tuttavia, la maggior parte di loro ha avuto grandi dubbi; molti giovani erano spaventati, per paura di prendere una decisione sbagliata. Ecco perché molti giovani prendono un periodo sabbatico per riflettere se riprendere gli studi o lavorare.
Le interviste che abbiamo fatto ci riassumono che la decisione di prendere un anno sabbatico, nasce dal fatto che si vuole scoprire qualcosa di nuovo oppure semplicemente si è stanchi o ancora si hanno le idee confuse.
VANTAGGI DI UN ANNO SABBATICO
CONCRETIZZARE LA SCELTA
Se si facesse un’esperienza diretta sarebbe la cosa giusta da fare per appianare qualsiasi dubbio sulle indecisioni che si hanno e per comprendere che cosa fa per noi.
Rappresenta una fase di riflessione dove potresti chiedere di fare uno stage in cui ti chiarisci le idee, sei informato e quindi puoi orientarti per scegliere il percorso universitario da intraprendere.
ASSUMERE CONSAPEVOLEZZA
Questo senso di responsabilità che si acquisisce nel tempo, aiuta lo studente ad acquisire più maturità e a prendere conoscenza su decisioni future che si prenderanno nel corso della vita. Queste capacità dovranno rendere lo studente indipendente per poi essere capace di raggiungere un obbiettivo esterno all’università e al lavoro.
Bisogna avere una conoscenza a 360° di sé stesso; queste esperienze riguardano la vita di tutti i giorni affinché le circostanze che si possono creare, ci aiutino a diventare più autonomi.
Queste situazioni mettono lo studente davanti a delle scelte che non si possono evitare, un processo di crescita molto stimolante per la persona che non si sente abbastanza forte e che riscontra ancora difficoltà da superare.
OCCASIONE DI CONOSCERE NUOVE REALTA’
Quest’anno sabbatico può essere preso come “una vacanza”, un momento in cui si fa qualcosa che piace perché magari, in futuro, non ci sarà più l’occasione di poterlo fare, come per esempio un viaggio oppure un’esperienza di volontariato. Durante l’università una persona si gestisce i suoi ritmi però è impegnativo perché bisogna studiare tanto … non ci sono molti spazi da dedicare a se stessi quindi potrebbe non essere semplice.
Finita l’università si va a lavorare quindi potrebbe essere vista come un’occasione per smezzare un momento di studio, prendersi una vacanza dalle superiori per poi andare all’università.
PRATICA NEL MONDO DEL LAVORO
Questo spazio di tempo può anche essere utilizzato per fare esperienza a livello lavorativo, concretizzarsi sullo stage o lavorare perché permette di acquisire esperienza. Se invece si è sfruttato questo periodo di tempo per fare dei tirocini o degli stage sono visti come una cosa positiva per il datore di lavoro e che andrà a proprio vantaggio nel curriculum personale.
RIFLESSIONE DI UNO STUDENTE
Sarebbe opportuno anche, che la scuola si attivi ad organizzare percorsi che aiutino i ragazzi in procinto della maturità e non, a scegliere cosa intraprendere dopo le superiori.
Non è da escludere dalle opzioni l’anno sabbatico perché non tutti hanno le idee chiare fin da subito; c’è chi ha bisogno di più tempo per riflettere su sé stesso e quindi aspettare, chi invece ha già capito cosa fare.
La scelta deve sempre partire da noi stessi ed è saggio chiedere consigli a qualcuno che ha più esperienza di noi; per questa ragione sono del pensiero che organizzare incontri, sarebbe una forma di aiuto favorevole per tutti i ragazzi, soprattutto per chi è titubante.
DUE TESTIMONIANZE SUI VANTAGGI DELL’ANNO SABBATICO
PRIMA TESTIMONIANZA
“Dopo la quinta superiore non sapevo che mondo mi aspettava fuori, non avevo ancora deciso che strada intraprendere dopo la scuola, dovevo chiarire quello che volevo nella mia vita, trovare la mia passione.
Riflettevo molto su quello che volevo fare ma avevo tanti dubbi e avevo il terrore di pentirmi della scelta.
Ho deciso di interrompere gli studi, prendermi un anno sabbatico dove ho dedicato 12 mesi a sviluppare le mie passioni, lavorare e assimilare ciò che mi piace e cosa non mi piace fare. Ho lavorato per guadagnare denaro, nel caso poi mi fossi iscritto all’università; nel tempo libero seguivo un corso di volontariato che mi ha affascinato molto.
Alla fine dei 12 mesi, mi sono reso conto che la cosa più giusta per me era intraprendere il percorso universitario, ero contento di aver chiarito le mie idee e felice di aver raggiunto una tale conclusione.
Ho capito che dovevo continuare gli studi con l’università, perché c’erano ancora molte cose che nel mondo del lavoro venivano date per scontato, volevo un modello di istruzione alto che mi permettessi in un futuro di poter eseguire qualsiasi attività.”
SECONDA TESTIMONIANZA
“Dopo la maturità avevo le idee chiare, ero convinto che quello che stavo facendo fosse la scelta più giusta per me. Superata la maturità, a settembre partii per Milano, dove sostenni alcune prove di ammissione; ho da sempre studiato qualcosa che faceva parte del mio interesse.
Dovetti restare chiuso in casa per parecchio tempo, così ebbi il tempo di ripensare a tutte le mie scelte e iniziai a non essere più così sicuro di quello che desideravo. Ritornai a casa con la certezza che a Milano non ci sarei più tornato.
Decisi di partire per la Spagna così da potermi chiarire tutte le idee e, intanto, migliorare lo spagnolo; è così che iniziò il mio anno sabbatico.
Capii che se avessi voluto almeno provare a inseguire i miei desideri, avrei dovuto farmi in quattro quanto prima. Tornai a casa e, da gennaio, iniziai a studiare per le diverse prove di ammissione che mi ero prefissato di sostenere.”
SVANTAGGI DI UN ANNO SABBATICO
SPRECARE TEMPO E PERDERE IL RITMO
Si perde un anno, ciò dipende sempre da cosa si vuole andare a fare; una vacanza potrebbe essere un anno perso e nel curriculum risulterebbe che non si è svolto niente.
Potrebbe essere difficile, una volta essersi preso un periodo di pausa, riprendere gli studi perché l’università è più impegnativa rispetto alle superiori, a livello di studio.
Se si prendesse un periodo di pausa e poi si decidesse di andare all’università oppure se si scegliesse di andare a lavorare dopo aver affrontato un anno sabbatico, potrebbe essere impegnativo riprendere il ritmo.
DIFFERENZA TRA CHI VIVE L’ANNO SABBATICO E CHI L’UNIVERSITÀ
Vediamo assieme cosa differenzia i giovani che prendono un periodo sabbatico per riflettere se riprendere gli studi o lavorare, rispetto a chi si iscrive subito all’università.
Chi fa l’università può essere avvantaggiato, perché a livello di curriculum configura che ha continuato subito gli studi, ed è sicuramente una scelta apprezzata quando si è ad un colloquio di lavoro.
L’altro vantaggio nel fare subito l’università è che si ha più soddisfazione a livello personale perché si inizia a lavorare prima e si matura una certa indipendenza economica.
Se una persona si prende un anno sabbatico e poi inizia a studiare, generalmente ci impiega più tempo rispetto alla persona che ha proseguito subito gli studi; ha meno possibilità di avere prima un’indipendenza economica.
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DUE TESTIMONIANZE RIGUARDO GLI SVANTAGGI DI UN ANNO SABBATICO
PRIMA TESTIMONIANZA
“Ero lì, con il mio diploma in mano, pensavo: “Ce l’ho fatta!”. Ero fiera di me stessa. La mia scelta era difficile, non volevo fermarmi, non mi piace sprecare il mio tempo ma allo stesso tempo ero consapevole che non era semplice riuscire a coniugare le proprie passioni con le possibilità di trovare facilmente lavoro.
Volevo andare all’Università senza perdere tanto tempo perché le nozioni apprese a scuola sono più «fresche» e non volevo rimanere indietro; a settembre ero molto spaventata di questo nuovo inizio, ero in un’altra città, lontana dai miei cari e mi sentivo fragile.
Avevo iniziato male quel percorso, non andavo alle lezioni finché mi sono resa conti che stavo buttando all’aria tutti i sacrifici che io stessa avevo fatto per entrare in quell’università.
Ad oggi, il mio consiglio è di prendere ciò che viene e se si sente che quella è la cosa giusta, non aspettare mai che le cose cambino se non sei tu a fare qualcosa. Non fermarti prosegui sempre se hai le forze, non prenderti un anno sabbatico solo per il piacere di farlo.”
SECONDA TESIMONIANZA
“Ho scelto l’università perché avevo abbastanza chiaro in mente quello che volevo fare, quello che stavo studiando mi piaceva e ho deciso di continuare su quella linea; ho proseguito anche perché l’università, secondo il mio punto di vista, dà maggiori opportunità e non avevo mai pensato di prendermi un anno sabbatico.
Probabilmente se fossi stata indecisa, magari, avrei preso in considerazione un anno sabbatico.”
RIFLESSIONI DI ALCUNI STUDENTI CHE DEVONO ANCORA AFFRONTARE LA MATURITÀ
PRIMO STUDENTE
Sto già valutando cosa fare finita la maturità , però al momento, non ho le idee ben chiare.
So che la cosa giusta non è lì che aspetta, siamo noi che dobbiamo cogliere l’occasione e andare a prendercela per rendere quello che vogliamo la cosa giusta.
SECONDO STUDENTE
Penso che una volta terminata la scuola superiore farò una scelta senza avere rimpianti, mi prenderò il mio tempo ma non di certo un anno sabbatico.
Se inizierò a lavorare vorrà dire che continuerò nell’ambito lavorativo raccogliendo ogni occasione che mi verrà fornita per crescere e imparare.
TERZO STUDENTE
Io non farei l’anno sabbatico dopo la maturità perché se dovessi prendermi un periodo di pausa non avrei più voglia di rimettermi a studiare, mentre se dovessi continuare subito il percorso universitario sarei più motivato.
Inoltre, sono del pensiero che conviene fare l’università subito senza perdere degli anni.
QUARTO STUDENTE
Prenderei in considerazione l’anno sabbatico perché essendo che sono una persona molto indecisa e piena di dubbi, ne approfitterei per chiarirmi le idee.
Penso sia una bella esperienza che può fruttare al meglio per poi riprende la propria vita in mano.
QUINTO STUDENTE
Al momento non ho ancora le idee chiare al 100% però so che se andassi all’università, una volta diplomata, avrei una buona base per entrare poi dopo nel mondo del lavoro, ma al tempo stesso metto in evidenza, anche la mia voglia di avere una certa indipendenza economica.
Per me conta tanto il pensiero dei miei genitori, perché oltre a me stessa, voglio rendere orgogliosi anche loro. Per il momento mi appresto a concludere le superiori nei migliori dei modi.
Queste le testimonianze dirette che abbiamo raccolto da alcuni giovani: di quelli che si sono presi un periodo sabbatico, per riflettere se riprendere gli studi o lavorare, e di quelli che erano già molto decisi su cosa fare dopo la maturità.
Articolo redatto da 5 studenti delle superiori:
Ilenia, Alessia, Julia, Francesco, Giulia